Castrovillari calcio, mentre alle falde del Pollino si litiga le altre squadre costruiscono - Si e' dimesso il DS Francesco Molino, alle dichiarazioni rilasciate non sono seguiti ancora comunicati da parte della societa'.  Non da tregua la telenovelas estiva la cui scenografia e' basata sulle sorti del Castrovillari calcio. Le dichiarazioni del DS d' altronde non lasciano dubbi: " Chi gestisce questa società sta intralciando il futuro del club. Spero che vada tutto per il verso giusto, altrimenti l'attuale presidente dovrà dare risposte ad una città intera ". Chiarissimo il messaggio in effetti e' noto che con i vertici dirigenziali della societa' del Pollino ci sono divergenze. Niente è incolmabile in vita, devono pero' esserci le condizioni e, nel caso specifico soprattutto che chi ha capacità di smuovere le coscienze, dia inizio ad una mediazione. Il sindaco che di fatto tiene le redini della situazione dovrebbe intercedere in modo significativo, cercando di capire cosa è meglio per il Castrovillari calcio. Un passo indietro è necessario se si vuole che la situazione tra pochi giorni non precipiti clamorosamente: a buon intenditor poche parole. Le critiche non sono mai negative dipende dalla prospettiva da cui noi le vediamo e soprattutto viviamo. In questo caso c' è una persona che viene non da Castrovillari e che sta dicendo delle cose presumibilmente per far crescere la societa' in termini di risultati, lo scorso anno ha dato prova delle sue capacita' ed anche in questi primi scorci si è barcamenato di qua e di là con i pochi soldi disponibili facendo firmare le liberatorie a chi a ragione pretendeva il dovuto. Mettendoci la propria faccia nel tentativo di dare credibilità ad un club che andando così rischia di perderne. Alla fine della fiera ne va dell' immagine della società e non del singolo, un sodalizio che fino a due anni fa non aveva pendenze e che, invece, ad oggi non è completamente in ordine, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Lo stesso Ds aveva chiarito con il sindaco motivandone le cause che la sua presenza era incompatibile con il presidente, con il rischio di ripetersi sarebbe necessario fare un passo indietro valutando attentamente quello che potrebbe accadere.