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CASTROVILLARI - SALADINO A TUTTO CAMPO SULLA QUESTIONE IMMIGRAZIONE | et at: 05/07/2017 |
Castrovillari - Saladino a tutto campo sulla questione immigrazione - Dietro le nuvole ogni Uomo sa che c' e' il sole, lo cerca e spera, senza fare ombra a nessuno. Avevo deciso di partecipare all' odierna seduta del Consiglio comunale ( 03/07/2017 ndr ), aperto per offrire un contributo su come affrontare problematiche sociali importanti, senza far sentire Castrovillari come l' ombelico del Mondo, ma " sfidando " gli attuali amministratori, a dare risposte, per come è loro dovere, di efficienza ed efficacia amministrativa alla nostra comunità che soffre e stenta, nel mare della disoccupazione, dei bisogni e dei disagi. Le mie battaglie le ho combattute e le continuerò a combattere, mettendo l’uomo al centro, nel rispetto della mia Città, della Politica, dei miei concittadini che soffrono la mancanza di uno starter sociale che ci vede, purtroppo, come comunità registrati come città gambero. Il mio essere umano e politico non mi fa di accettare di assistere al vano tentativo di spodestamento di una Istituzione utilizzando una goccia di dramma globale della umanità; conoscendo bene alcuni degli attori alla finestra, il solo fine è di tentare un ribaltamento del potere amministrativo locale pur sapendo che per quattro lunghi lustri hanno disamministrato il territorio iniziando, sin dagli anni duemila, a togliere il sorriso alla mia Castrovillari, dando prova di ben sostituirsi con lo stesso metodo e lo stesso sistema a chi attualmente dovrebbe governare la Città. Certo vado a distinguere, forse a rispettare, nel giudizio coloro che oggi credono in ciò che fanno perché ogni giorno vicino alla gente, perché lo fanno per esasperata passione per la propria terra, ma non rispetto l’investimento elettorale dei tanti che dalla finestra si sfregano le mani pensando ad un rientro, che in politica ci sta se ne hai il diritto democratico. Il problema delle migrazioni è un dramma che affligge l’umanità, ma dove per umanità intendo anche chi è costretto a subirlo il dramma; ritengo che alcuni di quelli che oggi saliranno in cattedra, coprendosi con il verbo della sicurezza sociale, dovrebbero ritornare a riflettere sul passato, anche italiano, quando si conquistava e saccheggiava l’Etiopia, l’Eritrea, la Libia pensando di rifare l’impero romano, o riflettere sugli obiettivi della conquiste in medio oriente pensando l’affaire armi e generando il frankenstain oggi definito stato islamico. Guardate non può essere appannaggio di parti politiche la difesa dell’uomo ma è nei negli animi di tutti animi cristiani e laici, di sinistra e di destra, allo stesso modo per la ricerca della tutela e della sicurezza sociale, non è esclusiva di nessuno se non patrimonio della umanità pacifica. Io esprimo, in modo politicamente diverso, da tempo l’intuizione che a Castrovillari non c’è un governo politico del centro sinistra ma un gruppo di persone che si ammantano di bandiere che non appartengono al loro modo di amministrare, e, su questo, spero, il tempo mi dia ragione, ma non utilizzo il destino di esseri umani per realizzare lo scontro sociale e defenestrare una amministrazione locale. Le dimissioni al Sindaco, io direi “al comitato” che governa Castrovillari, vanno chieste, mettendoci la faccia, accendendo il confronto duro e coraggioso sui gravi problemi che attanagliano la Città, il lavoro che manca, il commercio che langue ed a cui non si offrono occasioni di riscatto, una classe di martigiani e di imprenditori quasi azzerata, i conflitti di interesse a gò gò nella casa comunale, il mancato pagamento di lavoratori che hanno tenuto pulita una Città con le false promesse di riconoscimento del loro lavoro quotidiano, il problema rifiuti e attrazione nazionale di scarti da macellazione cancellando la storica realtà agricola, le diseguaglianze amministrative tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, l’ignorare volutamente cittadini che lottano contro le ingiustizie cospargendo di spine il percorso conquistato con la protesta, la inesistenza di una maggioranza politica oltre che di una Politica di Centro Sinistra in cui tanti sperano, la mancata attenzione verso la cultura ed il patrimonio artistico culturale, la politica degli appalti e degli incarichi, il territorio abbandonato a se stesso in cui spuntano soluzioni rabberciate per gli Amici ed i Compari di Merenda; su questo : pronti alle barricate. Da ciò non si deduce che io non voglio una Città sicura, una Città a misura d’uomo, una Città solidale dove le giovani generazioni possano disegnare il proprio futuro, una Città dove è bello vivere o tornare a vivere, una Città che partecipa, anzi l’opposto. Al Sindaco o meglio al comitato che governa Castrovillari occorre dire che la nostra Comunità ha bisogno di un progetto di ruolo per alzare il tiro del confronto e non azzerarlo su “rifiuti e migranti” quale panacea socio economica. Questo è un modo per dire a tutte le forze politiche, uniamoci per disegnare la Castrovillari del Futuro, dove i ragazzi, di sinistra e di destra (Gaber insegna), quelli che sono andati e quelli che non sono andati a trovare i loro simili più sfortunati in Corso Garibaldi per tentare di accendere luci di integrazione, possano salire sul palcoscenico della loro comunità per lo sviluppo umano e sostenibile. Oggi, ripeto, preferisco restare nel mio pensatoio, come tanti altri amici stanno facendo, ma nei mesi a venire inizieremo, forti occasioni di confronto e partecipazione a difesa del Futuro di questa Città e questo Comprensorio, a tutela e difesa di qualunque uomo, donna, bambino, debole ed emarginato, di qualunque colore, di qualunque classe, di qualunque religione. Pasquale Saladino
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