Castrovillari.info - 20^ anno -
Arte, storia, cultura, tradizioni, informazione della città di
Castrovillari e del comprensorio
CASTROVILLARI/VERSO IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 LUGLIO SUGLI IMMIGRATI E LA LORO ACCOGLIENZA | et at: 01/07/2017 |
Castrovillari/Verso il Consiglio comunale del 3 luglio sugli immigrati e la loro accoglienza – Sara' un consiglio comunale incentrato sulla tematica immigrazione, in particolare il punto chiave in discussione riguardera': “Progetti di accoglienza migranti: manifestazione d’interesse delle Prefettura di Cosenza del 10/05/2017 e progetto SPRAR. Discussione ed eventuali determinazioni”. Si tratta di un consiglio comunale ad hoc su espressa richiesta dei consiglieri di minoranza: Maria Antonietta Guaragna, Peppe Santagada , Ferdinando Laghi e a seguito di determinazione della conferenza dei capigruppo, tenutasi il pomeriggio di martedì 20 giugno, l' orario d' inizio è fissato per ler ore 18. Nel corso di questi giorni tutte le parti politiche hanno espresso la loro opinione circa l' istituzione del centro di accoglienza in citta' e, sui social gli stessi cittadini hanno avuto modo di sciorinare le proprie teorie sulla questione. Ma al di la' dei dubbi chiarimenti che dal consiglio comunale potranno venire, bisogna effettivamente tenere presente che la questione va un attimo oltre il nostro naso. Si tratta di svariati milioni di persone che stanno invadendo l' Europa in generale, anche la Grecia soffre come l' Italia, i numeri di immigrati che la Germania ospita attualmente e quasi tre volte quello dell' Italia, molti potranno obiettare che l' immigrazione in questo caso è stata graduale e non ad ondate come nel corso degli ultimi tre anni e, soprattutto che la Germania ha delle opportunità da offrire al contrario dell' Italia attuale. D' altro canto a guardare la questione in termini di politica estera l' ultima destabilizzazione nell' Africa nord-orientale l' hanno determinata il governo Berlusconi in combriccola con i francesi di Nicolas Sarkozy e gli alleati in genere. Il petrolio fa' gola e loro pensavano di trovare i libici una volta eliminato Gheddafi con gli anelli al naso, non è stato così, la zona è fortemente destabilizzata e tutti i movimenti strategici ruotano attorno ai pozzi di petrolio. Vero è anche che in molti casi questa povera gente immagina arrivando nei nostri porti di trovare una sorta di piccola Klondike ( se ti dicono che quando arrivi in Italia ti ospitano e ti pagano pure ), ma così come capitò con le massicce ondate di profughi albanesi e piu' in generale provenienti dai paesi dell' est in molti andarono via da Castrovillari ma chi è rimasto sembra si sia integrato perfettamente. Il problema rimane politico ma non si puo' immaginare che ai livelli di Lo Polito o Santagada, si possa stravolgere le cose, la soluzione è, e rimane portare lavoro nei loro stati come è stato fatto per l' Albania ad esempio, e' utile ricordare per i meno attenti che sono tanti gli italiani che vanno oggi a laurearsi in Albania e per vari motivi. L' ultimo intervento in ordine di tempo su questo argomento è stato quello del sindaco Lo Polito di seguito l' ultimo stralcio del comunicato: " L’Amministrazione comunale aveva scelto il percorso S.P.R.A.R., ma la realtà con i repentini cambiamenti degli ultimi mesi ha ribaltato ogni previsione e programmazione che il Paese deve continuare ad affrontare civilmente ( non possiamo ributtarli in Mare o girarci dall’altra parte ), con quella caratterizzazione solidaristica impressa dall’azione umanitaria sin dal principio. E’ questa la scommessa difficile che si pone, fermo restando tutto ciò che è previsto dalle leggi e attiveremo per fermare abusi e arginare o frenare iniziative private che, mosse da altri interessi, possono inibire la città su più fronti ". L' altro rischio grave nel voler creare marasma e confusione, è poi riuscire a confondere gli addetti ai lavori, è sin troppo chiaro che non arrivano solo angeli sulle nostre coste, ma lo è altrettanto che molti lo sono ed in altrettanti molti casi si tratta davvero di persone che fuggono dagli orrori della guerra e/o nella speranza di un futuro migliore: a pensarci bene è quello che speriamo per noi ogni giorno.
| |
Tell A Friend |