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MORANO CALABRO - RIAPRE LA CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA, INTERDETTA AL PUBBLICO DOPO IL TERREMOTO DEL 26 OTTOBRE 2012 | et at: 22/11/2016 |
Morano Calabro - Riapre la Chiesa di Santa Maria Maddalena, interdetta al pubblico dopo il terremoto del 26 ottobre 2012. Il sindaco De Bartolo: «Grati a Dio e a quanti hanno lavorato per raggiungere questo traguardo». Fervono i preparativi in vista della riapertura della chiesa di Santa Maria Maddalena (programmata per domenica 27 novembre), interdetta al culto per ragioni di sicurezza all' indomani del terremoto verificatosi nell’area del Pollino la notte del 26 ottobre 2012. Come si ricorderà, in quella occasione diversi edifici storici del comprensorio patirono il forte movimento tellurico riportando danni, più o meno gravi, seconda la distanza dall’epicentro e la solidità della struttura. Tra le emergenze colpite, il monumento moranese - vero e proprio scrigno museale di straordinario livello artistico e culturale, la cui costruzione, certamente su tempio preesistente, risale agli inizi del 1500 – risultò tra quelle maggiormente lesionate, al punto da impedirne la normale fruizione. Varie e continue vicissitudine hanno in questi anni rallentato i lavori di ripristino, costringendo il parroco a trasferire le attività liturgiche e pastorali nel vicino complesso conventuale dedicato a San Bernardino da Siena. E per un interminabile arco temporale la Prepositura moranese ha visto alternarsi fasi di cantiere operative a frequenti e prolungati standby riconducibili a conflitti di competenza e divergenze di varia natura tra gli enti coinvolti nelle operazioni (Sovrintendenza, Protezione Civile, Comune). Così fino al 22 maggio del 2015. Allorché stanco di attendere che le tessere ricomponessero il puzzle inter-istituzionale, il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, constatato il persistere dell’impasse, adattando il protocollo alla situazione, divenuta inaccettabile, prende il telefono e contatta personalmente la struttura del ministro Franceschini, lamentando la pesante contingenza e il conseguente rischio di rinviare alle calende greche la riconsegna ai cittadini dell’antico manufatto. Passano poche ore ed è il ministro in persona a contattare il primo cittadino per rassicurarlo e garantirgli il suo immediato interessamento. Promessa presto mantenuta: grazie alla sollecitudine del membro di governo in pochi giorni si trova la quadra e i lavori vengono definitivamente sbloccati e portati a termine. «Sento l’obbligo di ringraziare anzitutto l’On. Dario Franceschini e i suoi collaboratori per esser riusciti in men che si dica a risolvere una problematica più volte arenatasi nelle pieghe della burocrazia», afferma il sindaco Nicolò De Bartolo. «La mia riconoscenza va però anche alla Sovrintendenza, nelle persone dell’arch. Mariano Bianchi e suoi collaboratori, e alla Protezione Civile regionale, il riferimento è per il dott. Ernesto Forte e l’ing. D’Andrea, che hanno accolto le nostre istanze e ultimato gli interventi; alla Diocesi di Cassano Jonio, nel suo pastore, Francesco Savino, nel vescovo emerito Nunzio Galantino, attuale segretario della CEI, nel parroco di Santa Maria Maddalena, Gianni Di Luca; al mio assessore ai Lavori Pubblici nonché vicesindaco, Pasquale Maradei, e all’ingegnere responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, Domenico Martire. Ma il maggior grazie, mio e dell’intera amministrazione comunale» sottolinea il Sindaco, «lo riservo a Dio, che mediante l’intercessione del nostro co/patrono, san Bernardino da Siena, ha favorevolmente disposto le menti e i cuori. Il nostro augurio è che domenica prossima, possiamo vivere tutti, nessuno escluso, un momento di intensa preghiera, riscoprendo la bellezza e il calore di un luogo che per secoli ha segnato il cammino della nostra comunità alla luce del messaggio cristiano e accompagnato nelle trame faticose della vita intere generazioni di uomini e donne».
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