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ANNA DE GAIO GIA' VICESINDACO DI CASTROVILLARI, RICORDA DI QUANDO SI FECE PROMOTRICE DELL' INTITOLAZIONE DI UNA STRADA A NOME DI CATERINA PISANI PALUMBO TUFARELLI | et at: 14/11/2016 |
Anna De Gaio gia' vicesindaco di Castrovillari, ricorda di quando si fece promotrice dell' intitolazione di una strada a nome di Caterina Pisani Palumbo Tufarelli - Nel 1946 dieci donne vennero elette sindache, le prime in Italia. Il governo le ha celebrate con una targa. Quell' anno viene ricordato soprattutto per l' elezione dell’Assemblea Costituente, dove vennero elette 21 donne. Ma, alle elezioni amministrative che si tennero il 10 marzo dello stesso anno, data in cui le donne votarono per la prima volta vennero elette dieci sindache, per ricordarle, l’11 novembre 2016 la Presidenza del Consiglio ha consegnato le targhe ai comuni interessati. Tra queste si ricorda Caterina Pisani Palumbo Tufarelli che venne eletta sindaca di San Sosti quando aveva appena 24 anni, votata all’unanimità, il suo incarico durò fino al 1952. Nel comunicato integrale che segue, Anna De Gaio già vicesindaco di Castrovillari, ricorda di quando si fece promotrice dell' intitolazione di una strada cittadina a nome di Caterina Pisani Palumbo Tufarelli - E’ con viva soddisfazione che apprendo del conferimento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri di una targa commemorativa a Caterina Pisani Palumbo Tufarelli, esprimendo allo stesso tempo le mie congratulazioni alla famiglia Pisani. Un grande esempio di donna impegnata nelle istituzioni al servizio del prossimo. All’epoca in cui svolgevo il ruolo di vicesindaco nella città di Castrovillari mi sono fatta promotrice dell’adozione, da parte della Giunta Comunale dell’epoca, di una delibera che promuoveva di intitolare una strada alla sua memoria. E’ giusto ed opportuno che la toponomastica locale renda sempre vivo e presente nei cittadini un fulgido esempio di donna moderna ed attenta ai problemi della sua terra, tanto da impegnarsi in prima persona, in momento difficilissimo della storia d’Italia, alla guida di un comune. Proprio nel momento storico in cui le donne si affacciavano per la prima volta all’agone della politica, la Calabria dava un esempio di una donna che rompeva i tabù e gli schemi che fin ad allora le vedeva escluse dall’agire pubblico. Le donne, nel mondo del lavoro, della politica e delle istituzioni, rappresentano una ricchezza di idee , intelligenza e dedizione che deve essere valorizzata e promossa nei modi più consoni ed efficaci.
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