CASTROVILLARI - VIABILITA' PER IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CASTELLO, IL PENSIERO DELL' ASSOCIAZIONE " CANTIERE DEMOCRATICO " et  at:  28/10/2016  

Castrovillari - Viabilita' per il Santuario della Madonna del Castello, il pensiero dell' associazione " Cantiere democratico " - COMUNICATO STAMPA - STRADA SANTUARIO: BASTA con la PEZZA PEGGIO DEL BUCO, ora occorre risolvere, informando la gente di quanto avviene. Occorre avere il coraggio di dire alla gente che l’ufficio e la amministrazione comunale  stanno mettendo una Comunita’ in grandi difficolta’ a causa del monopolio in cui operano. E’ il modo migliore per uscirne rispettando la Gente ed i Devoti !!! Io mi assumo la responsabilita’ di offrire alcune informazioni, quelle possibili che sono riuscito ad elaborare, e ad intuire, esclusivamente per evitare che la tiritera “i lavori iniziano ma non iniziano” possa continuare,lasciando il Comune e la nostra Collettivita’ davanti a due notevoli problematiche: 1. IL PROLUNGARSI DEI TEMPI DELL’INTERVENTO, MENTRE UN ALTRO INVERNO STA ARRIVANDO, CHE “METTONO A REPENTAGLIO IL NOSTRO SANTUARIO E LA INCOLUMITA’ PUBBLICA”; 2. IL DANNO ECONOMICO E PATRIMONIALE A CUI ANDRA’ INCONTRO  IL NOSTRO COMUNE, GRAZIE ALLA IMPERIZIA DI CHI E’ PADRONE DEL MONOPOLIO AMMINISTRATIVO A CASTROVILLARI. Tenterò di scrivere usando un linguaggio, il meno tecnico possibile, ad esclusione di alcuni passaggi, giusto affinchè anche i non addetti ai lavori possano valutare quanto avviene chiedendo giuste soluzioni. Sappiamo tutti che: In questo tipo di bando, l’impresa, sia questa, sia la prossima o le prossime, hanno l’obbligo contrattuale di predisporre il progetto esecutivo. E’ stata  avviata con comunicazione di avvio di procedimento di revoca in data 08 settembre 2016. È stato definito il procedimento di revoca avviato l’08 settembre 2016 con Determina, n. 184 del 20.10.2016 del Dirigente del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio. Abbiamo letto tutti che si sta facendo scorrere la graduatoria per affidare ad altra impresa, alla seconda classificata o ad una tra le prime cinque. Non viene, però, offerta informativa  pubblica a tutti, al contrario di quanto si afferma sui social e sui media, su: l ’impresa che si è aggiudicata i lavori, ha predisposto l’esecutivo ed ha segnalato che continuano a permanere le criticità in ordine alla stabilità del pendio, peraltro, già segnalate dalla apposita Conferenza di Servizi durante la relativa procedura amministrativa,  L’Avvio di revoca è motivato proprio sulle affermazioni della Impresa che comunica, dopo aver eseguito il calcolo esecutivo, il “permanere di criticità in ordine alla verifica di stabilità del pendio il cui coefficiente di sicurezza non raggiunge il minimo prescritto dalla normativa vigente in materie” L’Avvio di revoca non offre risposte, strumenti, dati rispetto a queste affermazioni ma le considera motivo fondante della revoca per non aver depositato i calcoli. Il progetto esecutivo la impresa lo ha trasmesso al Comune con le “segnalazioni sulla sicurezza del versante” , non come si afferma, sui social. Il Responsabile del Procedimento, nonché responsabile del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, forse, ha “validato” il progetto della esecutivo della impresa. Questo progetto esecutivo, stante le attuali previsioni della L .R. 35/2009 e Regolamento Regionale 7/2012 (la prossima versione in fase di approvazione, per queste opere prevede giustamente la autorizzazione), può essere depositato al genio civile, e, con molta probabilità, non essere sorteggiato per i controlli, alla faccia dei giusti controlli. Le segnalazioni che riguardano la “sicurezza” dell’opera che deve essere realizzata, sul “permanere di criticità in ordine alla verifica di stabilità del pendio il cui coefficiente di sicurezza non raggiunge il minimo prescritto dalla normativa vigente in materia, NON POSSONO ESSERE SOTTACIUTE ALLA NS COMUNITA’, ovvero, sottoposte a doverosa verifica, per tutti noi oggi e, per la sicurezza delle generazioni future. Il valore dell’opera, grazie a questo modo di appaltare ed operare, di conseguenza risulterebbe maggiorato per sopperire a queste criticità dichiarate, se così, grazie alla leggerezza gestionale di chi non ha ritenuto  di sottoporlo a verifica ed eventualmente attualizzarlo, prima di mettere a bando, alle vigenti norme in materia di costruzione di opere pubbliche in zona sismica. Il precedente Responsabile del Settore LL.PP. , già all’epoca, non aveva voluto validare il progetto definitivo di cui parliamo, forse perché non era possibile individuare un responsabile per eventuali futuri danni. Ora se nessuno pone la questione, mentre si tenta di rattoppare con una pezza che è peggio del buco, è molto probabile che si cercherà, non essendoci riusciti con la prima, di trovare tra le imprese in elenco nei primi cinque posti, quella disponibile che possa accettare il progetto definitivo così come è, elaborando un progetto esecutivo, per obbligo contrattuale, che utilizzando la procedura del deposito e non quella della autorizzazione, possa così consentire di cucire la pezza. CON CORAGGIO, MOLTO CORAGGIO, AFFERMO CHE LA DOVEROSA RISPOSTA ALL’ATTESA DI QUESTI LUNGHI ANNI DA PARTE DI CHI HA IL DOVERE DI AMMINISTRARE IL TERRITORIO: NON PUO’ ESSERE UNA PEZZA TAGLIATA A MISURA; NON SI PUO’ REALIZZARE UN’OPERA SENZA RISPETTARE LE LEGGI; NON SI PUO’ REALIZZARE UN’OPERA NON GARANTENDO LA SICUREZZA DELLA GENTE; NON SI PUO’ SOTTACERE LA QUESTIONE PER EVITARE LA FIGURACCIA. SI DEVE REALIZZARE CON URGENZA L’OPERA SICURA ED A NORMA. Naturalmente, su quanto affermato accetto eventuali confronti, sperando che anche i media, possano verificare la attendibilità di quanto affermato nel supremo interesse delle popolazioni e dei devoti, contribuendo per il proprio ruolo anche a realizzare occasioni di confronto pubblico. Pasquale Saladino Associazione Politico Culturale  “Cantiere Democratico”

 

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