PROVINCIA DI COSENZA, DICEMBRE 2015 IL MENO PIOVOSO DEGLI ULTIMI 200 ANNI. IL LAGO CECITA IN SILA RISPETTO A DUE ANNI FA PRESENTA 2 METRI DI DISLIVELLO IN MENO et  at:  03/02/2016  

Provincia di Cosenza, dicembre 2015 il meno piovoso degli ultimi 200 anni. Il lago Cecita in Sila rispetto a due anni fa presenta 2 metri di dislivello in meno. E' la conferma di studi ormai piu' che accertati, la diminuzione delle precipitazioni ha un impatto sulla siccita'. Negli ultimi decenni, in Calabria sono stati registrati eventi di siccita' anche di lunga durata piu' frequenti e piu' intensi che in passato. I tempi di ritorno dei periodi siccitosi nel trentennio 1981-2010 sono stati fino a alla metà di quelli registrati nel trentennio precedente 1951-1980. La frequenza degli eventi siccitosi è quindi aumentata. Delle scarse precipitazioni che stanno caratterizzando il periodo invernale, risente anche il Lago Cecita in Sila, uno dei principali invasi idrici artificiali del Cosentino. In questo momento l’invaso si trova in un periodo di bassa idraulicità e segna 1135 metri sul livello del mare. Rispetto allo stesso periodo del 2014, quando la quota era pari a 1137, ci sono due metri in meno. La mancanza di piogge e neve sull’altopiano silano ha prodotto un mutamento dei paesaggi: fattore che unito al calo delle presenze turistiche preoccupa molto gli imprenditori. Il mese di dicembre 2015 in Calabria, secondo un’analisi di Confagricoltura Cosenza, è stato il più secco dal 1800, con deficit di precipitazioni pari al 90% e,  il più caldo degli ultimi duecento anni. Le temperature rispetto alle medie sono aumentate di due gradi e la carenza di piogge sta mettendo in crisi soprattutto le produzioni cerealitiche. “Al momento non abbiamo ricevuto richieste di aiuto – ha specificato Fulvia Caligiuri presidente Confagricoltura Cosenza – perché gli agricoltori con difficoltà stanno cercando di arginare i danni, ma la situazione potrebbe complicarsi perché i mandorli, così come altri alberi da frutto, sono in fiore. Dovrebbero fiorire a marzo e invece lo sono già da tempo e questo non è un bene perché la prima ondata di gelo potrebbe compromettere l’intero raccolto”. Uno studio dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI), del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente, uno degli istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),  ha evidenziato una chiara tendenza negativa dei totali annui delle precipitazioni in Calabria, con andamenti diversi nelle diverse stagioni. Lo studio ha inoltre rilevato variazioni nella distribuzione intra-annuale delle precipitazioni che possono avere conseguenze rilevanti per la gestione delle risorse idriche. Negli ultimi decenni, in Calabria sono stati registrati eventi di siccità anche di lunga durata più frequenti e più intensi che in passato. I tempi di ritorno dei periodi siccitosi nel trentennio 1981-2010 sono stati fino  alla metà di quelli registrati nel trentennio precedente 1951-1980. La frequenza degli eventi siccitosi è quindi aumentata. Gli stessi studi evidenziano un aumento della suscettibilità alla desertificazione dei suoli, già in atto in alcune aree del versante ionico della Calabria.

 

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