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GAETANO ALBERTI EROE DELLA GRANDE GUERRA, UN INCONTRO-DIBATTITO PER COMMEMORARNE LE DOTI DI INTELLETTUALE, POLITICO E PATRIOTA. DOMENICA 26 LUGLIO AL CASTELLO ARAGONESE | et at: 23/07/2015 |
Gaetano Alberti eroe della Grande Guerra, un incontro-dibattito per commemorarne le doti di intellettuale, politico e patriota. Domenica 26 luglio al Castello Aragonese - Verra' ricordato a Castrovillari l’eroe della Grande Guerra Gaetano Alberti, sindaco di Mormanno, sottotenente di fanteria nella 142^ brigata Catanzaro morto sul fronte il 26 luglio 1915. A cento anni dal suo sacrificio per la patria, le associazioni culturali Sifeum e Mystica Calabria, con il patrocinio del Comune di Castrovillari e il Comune di Mormanno commemoreranno l' illustre figura di intellettuale, politico e patriota Domenica 26 Luglio 2015 al Castello aragonese di Castrovillari, alle ore 20.00. L' iniziativa prevede un incontro-dibattito a cui interverranno Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari, Guglielmo Armentano, sindaco di Mormanno, Salvatore Alberti, pronipote dell’eroe, Mario Saccà giornalista e ricercatore storico Gaetano Maria Bloise, Chiara Straticò e Francesco Alberti, curatori della mostra documentaria allestita per la giornata in suo onore e vari esponenti delle autorità civili e militari del territorio. A moderare l’evento Ines Ferrante, presidente di Mystica Calabria. Le suddette associazioni culturali, già attive nei mesi scorsi con la mostra sulla Grande Guerra presentata al Castello aragonese di Castrovillari (novembre 2014/marzo 2015) ricordano come a Gaetano Alberti nato a Mormanno (Cs), è stata conferita la medaglia d’oro al valore militare (data del conferimento: 1- 6-1916 D.L.). Morto a Castelnuovo del Carso il 26 luglio 1915, Gaetano Alberti è stato anche sindaco di Mormanno e per questo motivo esonerato dalla partecipazione al conflitto bellico, a cui egli tuttavia non volle rinunciare per difendere la patria. La cerimonia si sviluppa in un momento commemorativo e nell’esposizione delle armi, della medaglia, delle fotografie e dei documenti che lo riguardano tra cui il decreto regio del motivo del conferimento della medneaglia che riportiamo testualmente: “Circondato col proprio plotone da preponderanti forze nemiche, essendogli stato intimato di arrendersi, rifiutò di darsi prigioniero, trascinando anzi i superstiti del suo reparto all’assalto e continuando a combattere finché cadde, colpito a morte. La sua eroica condotta determinò nel battaglione quel movimento di contrassalto, che valse a fugare l’avversario e ad assicurare la vittoria”.
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