CASTROVILLARI DAL 23 LUGLIO AL 13 AGOSTO OSPITA " DONNA DEL SUD ", PERSONALE DI PITTURA DI SALVATORE MARCHESE et  at:  21/07/2015  

Castrovillari dal 23 luglio al 13 agosto ospita " Donna del Sud ", personale di pittura di Salvatore Marchese - L' associazione culturale " Mystica Calabria ", con il patrocinio della Regione Calabria e del Comune di Castrovillari, presenta " Donna del Sud ", personale del maestro Salvatore Marchese, allestita nella splendida Sala delle Arti presso il Protoconvento francescano di Castrovillari dal 23 luglio al 13 agosto. Salvatore Marchese e'  uno dei maggiori artisti contemporanei, tra i pittori piu'  accreditati nel vasto panorama italiano. Marchese “proietta le sue maschere in un movimento continuo, inarrestabile, in uno spazio che ha i colori di un tramonto mesto e nebbioso, così, esasperando il senso effimero di uomini e cose. In questa personale che indaga sul ruolo della donna nella società moderna, c’è il sentimento effimero che evocano le figure”  E’ questo il pensiero che richiamano le tele dell’artista. Ci sono occhi femminili che interpretano e metabolizzano le brutture della società e costruiscono per la stessa vie di fuga. Nei quadri di Marchese c’è la donna che negli anni, lottando, si è ritagliata il suo spazio, ma ci sono anche tanti sguardi intensi e misteriosi, tanti corpi sensuali e materni, e visi quasi rubati dal tempo che mettono in evidenza la potente presenza della donna all’interno della “folla” mondo. Tutto è fissato in pose sghembe, sdrucciolanti e in equilibri sempre precari” (Dario Micacchi, critico d’arte). Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Renato Guttuso, Mino Maccari ed  Emilio Greco, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Carrara e de L’Aquila. Dal 1995 al 2003 è stato titolare della cattedra di incisione presso la l’Accademia di Brera e oggi è titolare della cattedra di incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. “L’impronta figurativa delle sue opere è andata, nel tempo, sempre più assottigliandosi, come se il suo segno volesse quasi rielaborare quelle prime influenze ricevute dal suo maestro d’accademia, il pittore e incisore Mino Maccari, il pittore che con poche pennellate di colore o con esili tratti di disegno, riusciva (seppur dall’interno del suo stesso mondo d’appartenenza) a graffiare satiricamente le consuetudini borghesi del suo tempo. Salvatore Marchese sembra voler ridurre all’indispensabile la colorazione per dare maggior risalto al “sentimento effimero che emanano le sue figure” a quel connubio di corpi di “uomini e donne” come sembra apparire all’artista,  tutto un mondo perennemente in mostra, oggi, nella grande vetrina della nostra opulenta società dei consumi (Dario Micacchi).

 

      Tell A Friend




RSS Feed