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ALTO JONIO - TRIVELLAZIONI PETROLIFERE: L' IMBECILLITA' NON CONOSCE CONFINI. DECRETATA LA COMPATIBILITA' AMBIENTALE PER LA RICERCA DI IDROCARBURI ANCHE NELLO JONIO COSENTINO | et at: 18/06/2015 |
Alto Jonio - Trivellazioni petrolifere: L' imbecillita' non conosce confini. Decretata la compatibilita' ambientale per la ricerca di idrocarburi anche nello Jonio cosentino - Il 12 giugno scorso il Ministero dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ha decretato la compatibilita' ambientale relativamente al progetto consistente nell' effettuazione di una indagine sismica 3D nell' ambito del permesso di ricerca idrocarburi denominato " d 79 F.R-E.N. " nel mar Jonio settentrionale presentato dalla societa' Enel-Longanesi Developments s.r.l. con sede a Roma. Una decisione che lascia perplessi proprio perche' viene dai Ministeri che piu' dovrebbero proteggere regioni quali la Calabria, la Basilicata e la Puglia ben note per le peculiari caratteristiche di tipo turistico e ambientale. Una decisione a nostro avviso insensata che distruggera' tra ricerche e trivellazioni vere e proprie un ecosistema gia' fragile e forse tra i meno contaminati d' Italia. Un territorio qual e’ il nostro che punta ormai tutto sull' ambiente, le bellezze storiche e il turismo non puo' gioire di simili decreti che tutto fanno tranne che rispettare la volonta' dei cittadini. Il governo centrale non puo' passare sopra la volonta' popolare altrimenti non si parla piu' di democrazia ma di dittatura velata. Alcuni dei sindaci dei comuni interessati: Amendolara, Albidona, Corigliano Calabro, Plataci, Francavilla Marittima, Montegiordano, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Rossano, Trebisacce, Villapiana, Castellaneta, Gallipoli, Ginosa, Palagiano, Nova Siri, Policoro, Rotondella, Scanzano, Pisticci, Legambiente, le associazioni culturali di Amendolara, l’associazione Raspa e il presidente del Comitato Mediterraneo No Triv, Felice Santarcangelo, oltre ad aver annunciato il ricorso al TAR per annullare il decreto, hanno organizzato per il prossimo 22 giugno un incontro nella sala consiliare di Amendolara. L’AIR-GUN e' una tecnica di ricerca degli idrocarburi molto invasiva. Onde sonore vengono “sparate” a 250 decibel in mare determinando gravi danni per la vita marina. Il Governo è pronto a svendere il nostro mare in barba ai pareri degli enti locali, non e' possibile che decisioni di tutti vengano decise da pochi, l' Italia non e' un paese del tutto civile, situazioni di questo tipo non possono crearsi senza il consenso di chi vive nelle zone interessate. " Decidere di investire su una politica energetica ad alto impatto ambientale significa indebolire ancora di più il settore turistico che fa leva su una natura al riparo da attacchi indiscriminati " . Qui trovi il decreto ministeriale in oggetto ----LINK DI APPROFONDIMENTO: CALABRIA PETROLIO DA BERE? OVVERO LE AUTORIZZAZIONI DELLA VERGOGNA -----
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