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GRANDE SUCCESSO PER TA PUM LA GRANDE GUERRA IN UNA MOSTRA AL CASTELLO ARAGONESE DI CASTROVILLARI | et at: 15/11/2014 |
Il Castello aragonese di Castrovillari ospita in questi giorni una grande mostra sul I conflitto mondiale - “Ta-pum – Sui sentieri della Grande Guerra (1915-1918)”, questo il titolo dell’iniziativa culturale che proseguirà fino al 30 gennaio prossimo – ideata ed organizzata dall’associazione Mystica Calabria e curata dall’avvocato Gaetano Maria Bloise, che ha anche messo a disposizione buona parte degli antichi cimeli e i materiali documentali in esposizione. L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Castrovillari. La guerra delle trincee e delle lunghe attese snervanti, a cento anni dal suo scoppio. La guerra degli scontri sui terreni più impervi, dei disperati assalti all’arma bianca e dei pesanti cannoneggiamenti, segnata per sempre – nel blasfemo calcolo dei morti: 17 milioni di vittime in tutto, 160 mila solo in Italia – dall’uso massivo di gas altamente venefici, come l’iprite (dal nome della località belga, Ypres appunto, dove ne fu inaugurato l’utilizzo), un potente aggressivo chimico dagli effetti devastanti sugli esseri umani. A raccontare quegli anni tragici e le vicende dense di dolore e di intrecci umani che ne hanno caratterizzato lo svolgimento, un allestimento accurato, frutto di un lavoro culturale molto profondo sulla memoria, e naturalmente dell’impegno, la passione e le competenze di persone come Ines Ferrante (presidente di Mystica Calabria e docente di Italiano e Storia negli istituti di istruzione superiore), Gaetano Maria Bloise (cultore di storia patria), Mena Filpo (che ha curato lo spazio dedicato a mondo femminile visto tra la fine dell’800 e il primo ventennio del ‘900) ed Enzo Bruno (cui si devono i materiali filmografici a disposizione dei visitatori). E per “dare memoria alle giovani generazioni di quanto accadde sui luoghi dove la Grande Guerra si è manifestata in tutta la sua asprezza”, autentico obiettivo dell’iniziativa castrovillarese, agli occhi dei sin qui numerosissimi visitatori appare un’ampia collezione di oggetti appartenuti a soldati e ufficiali italiani ed austriaci (elmetti, mantelle, maschere antigas, medaglie e gavette, in buona parte ritrovati sulle montagne e tra le trincee del fronte austro-italiano o donati alla collezione di proprietà di Bloise), di foto e stampe (particolarmente interessante, ai fini di una ricostruzione storicamente fedele, la dotazione di prime pagine di giornali dell’epoca; importante, inoltre, l’elenco di combattenti castrovillaresi, molti dei quali non fecero mai ritorno dal fronte) e di luoghi di guerra ricostruiti nei particolari più minuti (come trincee e posti di combattimento muniti dei relativi sacchi di sabbia; dormitori e latrine). Nelle testimonianze rese nella mostra, tra i molti feticci della follia bellica, prendono così forma le tante vite sconvolte di migliaia di individui, di gente comune, di contadini e artigiani, di operai e studenti (nel 1917 l’esercito in rotta chiamò infatti alle armi ragazzi di neppure 18 anni), mandati al fronte a fare da “carne da macello” negli assalti all’arma bianca, alla disperata e spesso fallace conquista di pochi metri di terreno ingrato e insanguinato. Per l’adesione alle fonti storiche più accreditate, la minuziosità delle ricostruzioni e gli spunti di riflessione offerti alla comunità di Castrovillari, la mostra sulla Grande Guerra sta facendo registrare un apprezzabile successo di pubblico. Del resto ben spiegato dalle parole della professoressa Ferrante, per la quale si tratta di “un’occasione importante per recuperare alla memoria collettiva una pagina tragica e commovente della nostra storia di Italiani, di calabresi e di castrovillaresi, attraverso un’operazione culturale di cui Mystica Calabria è orgogliosa e soddisfatta”. Un’iniziativa che “volutamente guarda con attenzione e correttezza tanto alla cosiddetta storia ufficiale (con i suoi dati e i suoi numeri, densa di contraddizioni e di aspetti controversi) quanto alle piccole storie dei suoi eroi silenziosi, spesso senza volto e senza ritorno, fissate in un fluire di sorprendente umanità.” Antonello Fazio ---- ALTRI LINK: CASTROVILLARI, TA PUM SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA IL VIDEO
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