COMUNICATO DEL CENTRO SINISTRA CASTROVILLARESE SULL OSPEDALE SPOKE et  at:  18/06/2014  

COMUNICATO DEL CENTRO SINISTRA CASTROVILLARESE SULL' OSPEDALE SPOKE - Ospedale spoke di Castrovillari. Un poco di chiarezza sul passato e prospettive reali per il futuro. Come noto, nell' ambito di accordicchi politici, l' Ospedale di Castrovillari, spoke, era stato sacrificato ad un illogico accorpamento con Acri. La riqualificazione dell' Ospedale di Castrovillari come spoke rispondeva, nell' ambito del piano di rientro e della riorganizzazione contenuta del famoso decreto 18, alle esigenze di un territorio Esaro/Pollino i cui servizi e posti letto erano stati calcolati in rapporto alla popolazione residente. Con il disonesto decreto 191 l’allora Commissario governativo, nominato nella figura del presidente della regione Giuseppe Scopelliti, a guida centrodestra, disponeva la creazione di un unico ospedale spoke Castrovillari/Acri con invarianza di personale e spesa ed aumentando notevolmente l’utenza con estensione territoriale dell’ambito di riferimento.  Contro questa operazione la Città di Castrovillari e tutti i paesi del nostro territorio sono immediatamente insorti con manifestazioni e prese di posizioni formali, contenuti in atti deliberativi. L’amministrazione comunale di Castrovillari, inoltre, per il tramite del sindaco Lo Polito, ha presentato anche denuncia penale, ancora in corso, nei confronti degli autori di tale scippo, nonché relazione al Ministero della Sanità ove è costituito il c.d. tavolo Massicci. In tale relazione si metteva in evidenza la violazione dei principi minimi di tutela dei livelli essenziali di assistenza. Il tavolo Massicci ha immediatamente fatto propri i rilievi, che ha mosso al commissario Scopelliti. In tutte le riunioni sono stati richiesti atti concreti per spiegare attraverso quali strutture si sarebbe garantito il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Il commissario Scopelliti non ha mai fornito spiegazioni (come avrebbe potuto). Oggi possiamo affermare con certezza che l’Ospedale spoke Castrovillari/Acri esiste soltanto sulla carta, ma non potrà mai avere pratica attuazione quanto alla gestione congiunta di reparti distribuiti per funzioni e prestazioni sulle due strutture.  Garantita sostanzialmente la specificità dell’Ospedale spoke di Castrovillari si pone però un problema di mantenimento e consolidamento dei servizi esistenti. Che il reparto di ortopedia avrebbe avuto problemi nell’immediato è un fatto conosciuto da tempo visto che il pensionamento del primario era già programmato. Che nell’ultima riunione avuta dall’amministrazione comunale con direttori di dipartimento, direttore dell’ospedale di Castrovillari, direttore provinciale dell’ASP si era individuata come unica soluzione la proroga del pensionamento del primario, è dato acquisito.  Oggi come si procede per garantire la funzionalità dell’Ospedale spoke di Castrovillari? Come al solito esistono modi diversi di procedere, come per il Tribunale. All’epoca il centro sinistra impegnava i propri rappresentanti politici a farsi carico nelle sedi parlamentari di sposare la battaglia a difesa del tribunale di Castrovillari e taluno riteneva di bloccare qualche mezzo a Morano (dove era deviato per lavori il traffico autostradale). Oggi allo stesso modo c’è chi ritiene di protestare e chi di attivare gli atti necessari a sbloccare la situazione. Ognuno rappresenta con il sistema che ritiene più opportuno ed efficace una comune necessità. Difendere i servizi sul territorio che oggi sono quelli ospedalieri e ieri erano quelli giudiziari. Noi come centro sinistra (e non solo noi) sappiamo che il problema è nella carenza del personale medico che oggi è ortopedico e domani potrà e sarà sicuramente altro. E tutti sappiamo che con il piano di rientro non esiste la possibilità di assumere. La soluzione passa attraverso lo sblocco del turn over che attualmente impedisce nuove assunzioni. C’è chi ritiene di manifestare per ottenere tale obiettivo e chi, come noi, ritiene che la deroga possa avvenire a livello ministeriale (né il direttore sanitario e neppure quella dell’ASP hanno potere in merito). Ecco per quale ragione sosteniamo con forza l’attività posta in essere dall’onorevole Brunello Censore del PD che con altri 30 parlamentari ha posto il problema al Ministro competente di sblocco del turn over. Ecco per quale ragione abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Sanità ed alla regione Calabria di intervenire con atti concreti nella risoluzione del problema. Si tratta sicuramente di metodi e visioni diverse ma a nessuno è consentito valutare il grado di attaccamento al bene comune ed alla nostra Città misurandolo con il proprio personale punto di vista. Il centro-sinistra di Castrovillari

 

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