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PROFILO BIOGRAFICO DI UMBERTO CALDORA  ( TRATTO DA: UMBERTO CALDORA - SCRITTI STORICI  )

UMBERTO CALDORA NACQUE A CASTROVILLARI (COSENZA) IL 19 AGOSTO 1924. COMPIUTI GLI STUDI LICEALI, SI ISCRISSE ALL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI, DOVE CONSEGUÌ LA LAUREA IN LETTERE, PER DEDICARSI SUBITO DOPO AL LAVORO, AGLI STUDI E ALL’INSEGNAMENTO. GIÀ NEGLI ANNI DEGLI STUDI LICEALI E UNIVERSITARI, SPINTO DA UNA INTENSA PASSIONE MORALE E CIVILE, SI ERA SCHIERATO NELLE FILA DEL PARTITO D’AZIONE, PRIMA IN CALABRIA CON NINO WODIZKA E POI A NAPOLI CON PASQUALE SCHIANO. NEL ‘54 VINSE IL CONCORSO PER FUNZIONARI NELLE BIBLIOTECHE STATALI, NELLE QUALI LAVORÒ POI PER QUINDICI ANNI CON GRANDE COMPETENZA E GENEROSA PREMURA PER GLI STUDIOSI, PRIMA A TORINO E POI A NAPOLI. ATTRATTO FORTEMENTE DALLO STUDIO DELLA STORIA MODERNA DEL REGNO DI NAPOLI, NEGLI ANNI CINQUANTA EFFETTUÒ E PUBBLICÒ RICERCHE DI VARIO ARGOMENTO, CONCENTRANDOSI IN MISURA VIA VIA CRESCENTE SULLA TORMENTATA E DECISIVA CONGIUNTURA DEGLI ANNI COMPRESI TRA LA FINE DEL SETTECENTO E L’ INIZIO DELL’ OTTOCENTO, E INDIVIDUANDO INFINE NEL DECENNIO NAPOLEONICO L’OGGETTO PRIVILEGIATO DEI SUOI STUDI, CHE CULMINARONO IN QUELLA FASE NEL VOLUME DEDICATO ALLA CALABRIA NAPOLEONICA, CHE GLI ASSICURÒ NEL 1960 IL PRESTIGIOSO “PREMIO SILA”, ATTRIBUITO NEGLI ANNI PRECEDENTI A GUIDO DORSO E AD ADOLFO OMODEO. NEGLI ANNI SESSANTA, FU INIZIALMENTE ASSISTENTE VOLONTARIO ALLA CATTEDRA DI STORIA MODERNA, RETTA NELL’UNIVERSITÀ NAPOLETANA DA ERNESTO PONTIERI; DAL ‘65 AL ‘69 DIRESSE L’ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA IN CAMPANIA; NEL ‘67 OTTENNE LA LIBERA DOCENZA IN STORIA MODERNA E DALL’ANNO SUCCESSIVO SI DEDICÒ INTERAMENTE ALL’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO, PRIMA A BARI, POI ANCHE A LECCE (DOVE DIRESSE L’ISTITUTO DI SCIENZE STORICHE) E PER UN SOLO ANNO A CHIETI. CONTINUAVA INTANTO I SUOI STUDI, DEDICANDO NUMEROSE RICERCHE ALLA STORIA DEL MEZZOGIORNO TRA XVIII E XIX SECOLO, COLLABORANDO A QUOTIDIANI E PERIODICI (“IL MATTINO”, “LA VOCE REPUBBLICANA”, “NORD E SUD”, “STORIA ILLUSTRATA”, ECC.) E AD ENCICLOPEDIE (IL “GRANDE DIZIONARIO ENCICLOPEDICO” UTET, L’ENCICLOPEDIA “TUTTITALIA” SANSONI). NELLO STESSO PERIODO STRINSE RAPPORTI DI COLLABORAZIONE NELLA RICERCA SCIENTIFICA CON LUIGI FIRPO E GIORGIO SPINI, COL FRANCESE JACQUES GODECHOT, CON PASQUALE VILLANI E GIUSEPPE GALASSO, CON ANTONIO ALLOCATI E ATANASIO MOZZILLO, CHE SI AGGIUNSERO, CON ALTRI, AL VECCHIO MAESTRO E AMICO ERNESTO PONTIERI E AI NUMEROSI CONTERRANEI CHE LO AVEVANO ACCOMPAGNATO NELLE PRIME PROVE (BIAGIO CAPPELLI, ETTORE MIRAGLIA, GAETANO CINGARI, ECC.). SONO DEGLI ANNI SESSANTA LA PUBBLICAZIONE DEL DIARIO SEGRETO DI FERDINANDO IV DI BORBONE (1796-1799) E LA COMPILAZIONE DELL‘ INDICE GENERALE DELL‘ ARCHIVIO STORICO PER LE PROVINCE NAPOLETANE (18 76- 1964), CHE CONFERMANO LE PARTICOLARI PREDILEZIONI DEL LAVORO STORICO GRAFICO DI CALDORA, NONCHÉ LE SUE ANTICHE E CONSOLIDATE COMPETENZE DI BIBLIOGRAFO. MA RISALE A QUEGLI STESSI ANNI UN PIÙ INTENSO IMPEGNO POLITICO-CULTURALE. FU INFATTI MEMBRO DELLA COMMISSIONE SCUOLA DEL PARTITO SOCIALISTA, IMPEGNATO SOPRATTUTTO NELLA SEZIONE UNIVERSITARIA, ALL’INTERNO DELLA QUALE SI BATTÉ CON FORZA PER L’ISTITUENDA UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA, DI CUI NON ERANO AFFATTO CHIARE, NÈ SCONTATE, IN QUEGLI ANNI, LA NATURA E LE CARATTERISTICHE. IN UN’ASPRA BATTAGLIA CONTRO LE POSIZIONI SOSTENUTE DALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (IN SPECIE DAL DEPUTATO CALABRESE FODERARO E DAL MINISTRO GUI), CHE PREVEDEVANO UNA TRADIZIONALE UNIVERSITÀ DI PROVINCIA, VITTIMA DELLA FRANTUMAZIONE CAMPANILISTICA E DELLE PRESSIONI CLIENTELARI, CALDORA SOSTENNE IL CARATTERE ACCENTRATO, RESIDENZIALE E TECNOLOGICO DELLA NUOVA UNIVERSITÀ. ATTIVISSIMO SU QUESTO FRONTE, SI LEGÒ A PERSONAGGI COME TRISTANO CODIGNOLA, GIORGIO SPINI, LUCIO GAMBI, FRANCESCO COMPAGNA, LUIGI FIRPO E TANTI ALTRI CHE EGLI COINVOLSE IN QUELLA BATTAGLIA POLITICO-CULTURALE. NEL FRATTEMPO, GLI IMPEGNI UNIVERSITARI LO PORTARONO, COME S’È DETTO, IN PUGLIA. A BARI INTRECCIÒ PROFICUE RELAZIONI UMANE E CULTURALI, OLTRE CHE CON GLI STORICI, CON GLI ANTROPOLOGI E GLI ETNOLOGI OPERANTI IN QUELLA UNIVERSITÀ. LÌ AVVENNE L’INCONTRO CON VITTORIO LANTERNARI, GIOVAN BATTISTA BRONZINI, MIRIAM CASTIGLIONE, ANNAMARIA RIVERA. IN SEGUITO, CON L’INCARICO PARALLELO NELL’UNIVERSITÀ DI LECCE, L’IMPEGNO DIDATTICO E SCIENTIFICO SI ACCENTUÒ ULTERIORMENTE. S’INFITTIRONO ANCHE I RAPPORTI CON LA REALTÀ LOCALE PUGLIESE, RENDENDO PIÙ DIFFICILE, INFINE, NEL 1974, LA SCELTA DI TRASFERIRSI NELLA NEONATA UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA. PIÙ O MENO IN CONCOMITANZA COL TRASFERIMENTO, CALDORA PUBBLICÒ IL VOLUME FRA PATRIOTTI E BRIGANTI, CHE RIUNISCE NUMEROSI LAVORI DEDICATI NEGLI ANNI PRECEDENTI ALLA STORIA MODERNA DEL MEZZOGIORNO (CON PARTI COLARE RIFERIMENTO ALLA CALABRIA E ALLA BASILICATA TRA SETTE E OTTOCENTO). GIUNTO AD ARCAVACATA, PER RICOPRIRE L’INCARICO DI DOCENTE DI STORIA DELLA CALABRIA, CALDORA FU NOMINATO DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI STORIA E S’IMPEGNÒ SUBITO SENZA RISERVE NEL PIÙ GENERALE LAVORO DI COSTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ, PER LE CUI CARATTERISTICHE INNOVATIVE E MODERNE AVEVA TANTO LAVORATO IN PRECEDENZA. NEL 1975, FU NOMINATO FINALMENTE PROFESSORE ORDINARIO DI STORIA MODERNA, POCO PRIMA CHE LA MORTE LO COGLIESSE ALL’IMPROVVISO NELLE RESIDENZE DELL’UNIVERSITÀ. ERA IL 6 NOVEMBRE. E CALDORA, ANCORA RICCO DI ENERGIE E DI PROGETTI PER LA “SUA” UNIVERSITÀ, SI ACCINGEVA AD INIZIARE UN NUOVO ANNO ACCADEMICO, PER DARE, COME FERMAMENTE E AMOREVOLMENTE DESIDERAVA, IL MEGLIO DI SÉ NELLA CRESCITA DI UNA “CREATURA” CHE AVREBBE DOVUTO COSTITUIRE, SECONDO I SUOI INTENDIMENTI, UN MODELLO NELLA TRASFORMAZIONE CULTURALE E CIVILE DELLA CALABRIA E DEL MEZZOGIORNO.

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