Castrovillari/Silenzio quasi macabro sulla sanita' - Esiste una emergenza sanitaria di cui va preso atto, l' ospedale spoke di Castrovillari non riesce a dare ormai molti servizi che in passato erano di routine, non solo un problema di organico ma anche un problema di mentalita'. Ad oggi si va avanti a comunicati stampa a cura delle varie associazioni impegnate nel sistema sanitario territoriale, una discussione sulla problematica è prevista durante il prossimo consiglio comunale ma la sensazione è che nonostante l' impegno si stia raccogliendo meno del minimo " sindacale ". Il problema dovrebbe essere affrontato pensando anche a quali sono oggi le patologie rilevanti. In sede chirurgica se un tempo si trattavano per lo più patologie dell' apparato digerente e viscerale in genere, oggi a farla da padrona sono quelle cardiocircolatorie, parliamo di chirurgia vascolare o neurovascolare leggi ictus o simili. Bisogna dunque si pensare ad un pronto soccorso che volere o nolere funziona male anche a causa di una scarsa disponibilita' per non dire preparazione dei medici di base ormai ridottisi semplicemente a prescrivere le terapie di presunti specialisti, ma anche allo sviluppo della sanita' territoriale con riduzione dei costi. Ci si chiede perche' un intervento deve essere realizzato in una clinica privata a carico del servizio sanitario regionale e non puo' essere effettuato presso una struttura pubblica a parita' di servizio il costo dovrebbe essere inferiore almeno a naso così sembra. I provvedimenti di riordino del Commissario Scura stanno a malapena riuscendo a contenere la spesa ma non hanno alcuna linea di sviluppo per la sanita' in Calabria, questa è la cosa piu' grave. Se non si guarda al futuro in termini della medicina che è e che verra' l' ospedale " Ferrari " di Castrovillari con la nascita dei nuovi nosocomi previsti di cui uno a meno di venti chilometri potrebbe ridursi a poco piu' di un ambulatorio in termini di servizi prestati. I cittadini oltre che naturalmente chi gestisce la fase contrattuale cioè la politica dovrebbero incominciare a battere cassa e richiedere i servizi. L' ortopedia deve essere riaperta si o no ? Ed allora che la si apra, le sale operatorie ridicolmente più volte inaugurate funzionano o no ? Potremmo continuare ed allungare l' elenco dei reparti o dei posti letto che mancano all' appello, ma ciò non colmerebbe il divario scientifico che purtroppo esiste tra alcuni reparti dell' ospedale di Castrovillari ed altri di altre citta'. Il resto sono chiacchiere alla faccia di chi i disservizi della sanita' locale li vive sulle proprie spalle anche perchè le difficoltà a spostarsi verso altri centri sono tante. Un monito ai cittadini ma soprattutto alla classe politica che deve smettere di palleggiarsi la palla e scuotersi guardando al futuro e risolvendo le pecche del presente. L' ultimo comunicato in relazione alla drammatica situazione che vive la sanita' territoriale è quello relativo alle post acuzie l' atto aziendale prevede dei posti ( 10 per le sole problematiche neurologiche e relativa stroke-unit ) ma non se ne trovano tracce, la riabilitazione deve essere fatta altrove in centri sette volte numericamente più piccoli: sarà per l' aria ?
|