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CASTROVILLARI SANITA', A RISCHIO L' OSPEDALE SPOKE L' ENTRATA IN VIGORE IL 19 GIUGNO PROSSIMO DEL REGOLAMENTO SUGLI STANDARD QUALITATIVI, QUANTITATIVI, STRUTTURALI, TECNOLOGICI DELL' ASSISTENZA OSPEDALIERA | et at: 09/06/2015 |
Castrovillari sanita', a rischio l' ospedale spoke con l' entrata in vigore il 19 giugno prossimo del regolamento sugli standard qualitativi, quantitativi, strutturali, tecnologici dell' assistenza ospedaliera - Sara' uno dei primi problemi da risolvere per il prossimo sindaco che la cittadina del Pollino si appresta a votare al ballottaggio il 14 giugno. Questa volta il rischio per la sanita' comprensoriale viene dall' entrata in vigore il 19 giugno prossimo del regolamento sugli standard qualitativi, quantitativi, strutturali, tecnologici dell' assistenza ospedaliera ( qui trovi le disposizioni in oggetto ). Un decreto che disintegrera' ancora di piu' la qualita' dei servizi sanitari nell' area del Pollino e dell' alto Jonio cosentino, un documento al solito vuoto nei contenuti perche' continua a tenere conto dei soli dati relativi alla popolazione residente ed ai costi ( un ospedale spoke deve trattare almeno 45.000 casi all' anno nel nuovo decreto e servire un bacino d' utenza tra i 150.000-300.000 abitanti ), ma nello stesso decreto non si tiene conto dell' orografia del territorio, come di consueto occorre ricordare al ministro Lorenzini e al suo staff che la sola provincia di Cosenza e' grande quanto la Liguria e che il pronto soccorso dell' hub piu' vicino e' allo stremo al punto di essere stato costretto ad interrompere le visite programmate solo qualche mese fa. Il punto 9.2.3 del decreto che passera' il prossimo 19 giugno recita cosi': Ospedale sede di D.E.A. di I Livello (spoke). La struttura ospedaliera sede di DEA di I livello (spoke) esegue tutti gli interventi previsti per l'ospedale sede di Pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessita', di osservazione breve intensiva e di medicina di urgenza e, ove necessario, trasferisce in continuita' di assistenza, al DEA di II Livello (hub), superiore per livello di cura. La struttura sede di DEA di I Livello serve un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti con un numero di accessi annui appropriati superiore a 45.000 e deve essere dotato delle strutture di cui al capitolo 2, punto 2.3. Vale a dire: punto 2.3: I presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialita': Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unita' di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilita' oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke ) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti di "Osservazione Breve Intensiva" e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare). Come ben si capisce Castrovillari ha quasi tutto quel che e' contemplato al punto 2.3 alcune strutture sono state in questi anni soppresse si rischia ancora oggi la chiusura di chirurgia e ginecologia-ostetricia a causa di provvedimenti regionali di cui sempre il cosiddetto riordino e' responsabile, e la domanda che nasce spontanea e': c' era gia' un preciso disegno ? Una struttura nuova realizzata che corre il rischio concreto di diventare la solita cattedrale nel deserto, davvero una vergogna. Una bella gatta da pelare perche' questa volta serve una vera difesa ad oltranza ed una presa di coscienza dei cittadini del comprensorio circa l' impossibilita' di declassare l' ospedale spoke di Castrovillari e ci si augura che quanto dichiaratoci solo due settimane fa dal presidente della regione Calabria si avveri, ovvero che difendera' in ogni sede l' ospedale di Castrovillari.
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