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Giorgio Kastriota Skanderbeg

Giorgio Kastriota detto Skanderbeg

Giorgio Kastriota detto Skanderbeg nacque nel 1405 a Kruja, da Vosaiva e Giovanni signore di alcuni villaggi delle tribù Matija e Dibra dell'  Albania settentrionale, fu costretto a passare parte della sua giovinezza con i turchi quale ostaggio di guerra. Il padre  infatti fu tra i promotori di una lega contro i turchi ai quali sconfitto, dovette mandare in ostaggio quattro dei suoi figli, tra i quali il sù citato, aveva allora l' eroe albanese circa dieci anni. Ben presto affermò, il suo carisma, giovanissimo infatti fu nominato Sangiacco e posto a capo di un gruppo di cinquemila uomini. Il soprannome Skanderbeg datogli dai turchi, gli derivò dalle prove di grande destrezza e coraggio ( Skender= Alessandro; Bej o Beg= Signore ), tra le sue conquiste per i sultani vi è la Serbia. La molla della ribellione ai musulmani scatta quando si ritira dal combattimento ( battaglia di Nish ) contro la lega cristiana promossa dal papa Eugenio IV, ed il 28 novembre 1443 a capo di cinquecento uomini riconquista Kruja, la sua terra. La leggenda vuole che  nel 1443, durante una pausa della battaglia di Nish, un' anziana donna raccontasse a Skanderbeg la sua vera origine e di come il sultano avesse mancato alla  parola di restituirgli il regno alla morte del padre, indignato Skanderbeg avrebbe  quindi favorito le forze cristiane. In venticinque anni di guerre contro i turchi, furono ben ventitre le battaglie vinte, dopo la sua morte avvenuta per febbri malariche il 17 febbraio del 1468, l' Albania prese il suo lento declino, ne seguì una lunga e sostanziosa emigrazione verso i lidi italici, che portò alla creazione di numerosi paesi italo-albanesi. L' emigrazione nella zona di Castrovillari di una importante parte di loro intorno al  1500, è da attribuirsi  a molti fattori contingenti, tra tutti spiccano: l' aiuto militare prestato dall' eroe Skanderbeg  nel 1461 che levò da un notevole impiccio Ferrante I d' Aragona alle prese con i baroni di Puglia, meritando per questo non più un semplice rapporto di vassallaggio ed il  matrimonio tra Irene Kastriota Skanderbeg ( morta a Morano Calabro il  15 settembre del 1505 ) pronipote dell' eroe albanese, con Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano titolare delle terre della Calabria Citra ( l' attuale provincia di Cosenza ), nel primo censimento fiscale del regno di Napoli del 1543 si contano nell' area 5.775 albanesi, numero non veritiero se si tiene conto del fatto che non vennero censiti i nobili ed il clero.