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CENNI STORICI SULLA PRODUZIONE TESSILE NELL' AREA DI CASTROVILLARI

" ... VIENE QUESTO TERRITORIO PIÙ FREQUENTATO NELL’AUTUNDO CHE NELL’ALTRE STAGGIONI, A CAUSA CHE IN QUESTO TEMPO SI RACCOGLIE LA BAMBACE LA QUALE LA VANNO A RACCOGLIERE LE DONNE CHE SARANNO DA’ CINQUECENTO IL GIORNO INCIRCA, E LA SERA SI RITIRANO ALLA CITTÀ, E LA MATTINA SEGUENTE RETORNANO, E QUESTA BAMBACE COMINCIA AD APRIRSI ET ESSERE RACCOLTA DALLI OTTO DEL MESE DI SETTEMBRE ALLE NME FESTE DEL SANTO NATALE, E COSÌ POI LE MIDESIME DONNE LA VANNO LAVORANDO E FATECANDO LA DETTA BAMBACE, CON FILARIA FINISSIMA CON FARNE FINISSIME TELE, TELETTE, SENNE FANNO ANCORA LE FIANDINE; QUALI SI PORTANO OGNANNO A VENDERE NELLA FIERA DI SALERNO DALLÌ NOSTRI MERCANTI, ET IN NAPOLI, IN MESSINA, ET AD ALTRE CITTÀ DOVE CI È IL SMALTIMENTO ... " Don Domenico Casalnovo in Antichita' di Castrovillari ( TESTO INTEGRALE del 1700 )


IL PIÙ ANTICO DOCUMENTO, PER NICOLA DELL’ARCIPRETE, PUBBLICO NOTAIO DI CASTROVILLARI, RIGUARDANTE LA COLTIVAZIONE DELLA BAMBAGIA È DEL 1285. ROBERTO DI DONINO DROGONE COL CONSENSO DI AUROSINDA, SUA MOGLIE, DI ROGERELLO, SUO FIGLIO, E DI SIBILIA, SORELLA DI SUA MOGLIE, DICHIARA DI AVER RICEVUTO A MUTUO DAL NOTAIO NICOLA DI MADULIO LA SOMMA DI ONCE DUE DI ORO. DONA IN PEGNO UNA TERRAM BOMBICAREAM IN CONTRADA DONNICI NEL LUOGO DETTO FRASSINO DELL’ARCIPRETE. VUMMICAREJA SI DICE IN CASTROVILLARI IL TERRENO DESTINATO ALLA COLTIVAZIONE DELLA BAMBAGIA. DOC. PUBBI. IN E. MIRAGLIA, CURIOSÌTÀ STORICHE  CASTROVILLARESI. ART.NELLA VEDETTA DI CASTROVILLARI, A. XIII, N° 8 DEL 25 MAGGIO 1932.  UN ALTRO DOCUMENTO, INEDITO, È DEL I MARZO 1385 IN CASTROVILLARI, DOMUA NICOLIA DI SANBIASE CON AUTORITÀ DEL MARITO GIOVANNUZZO POLICASTRELLO, SUO LEGITTIMO MUNDUALDO, BENCHÈ AVESSE DICHIARATO DI VIVERE SOTTO IL DIRITTO ROMANO, VENDE, PER ONCE DUE DI ORO, A NICOLA ISTORINO UNA TERRA DA BAMBAGIA, POSTA NEL TERRITORIO DI CASTROVILLARI, NELLA CONTRADA LA MATENA, E PROPRIAMENTE NEL LUOGO DETTO AGRESTO, CONFINANTE CON TERRE DELLA CHIESA DI S. GIULIANO, DELL’OSPEDALE DI S. GIOVANNI GEROSOLIMITATTO E DI SIMONE MUSITANO. SOTTOSCRIVONO: FILIPPO DI NOTAR RUGGIERO, ANNALE GIUDICE DI CASTROVILLARI, TOMMASO DI PANTALIANO, IL PRETE GIOVANNI BATTIPEDE, CANONICO DI CASSANO, IL PRETE  FRANCESCO DI MONTECINO, CANONICO DI CASSANO, IL DIACONO MARCO CURCHIO, CANONICO DI CASSANO ED IL PRETE LORENZO PORTANO, CANONICO DI CASSANO, TESTI. SCRISSE LORENZO DI GARSIDONIO DI CASTROVILLARI, PUBBLICO NOTAIO PER TUTTO IL DUCATO DI CALABRIA. IL 23 NOV. 1435, IN CASTROVILLARI, CARLO DI DIONISIO DI CASTROVILLARI, COMPRA DA ANTONELLO DI MASTRO GUIDONE UNA TERRA DA BAMBAGIA (BOMBICARIAM) NELLA CONTRADA MATENA. SOTTOSCRIVONO DA TESTIMONI: LORENZO DI PRETE NICOLA, TESORIERE DI CASSANO, SER ENRICO DI LANFINO, ARCIDIACONO DELLA STESSA CHIESA, L’ABATE CICCO DI MASTRO ANGELO ED ALTRI. SCRISSE NOTAR MATTEO LA REGINA. IL 1 NOV. 1551 IN CASTROVILLARI, NELLA CASA DI P. AFFATATIS, VESCOVO DI ACCI, DOVE SI TENEVA LA VICEDUCAL CORTE, IO. BATTISTA ROMANO COMPRA LA GABELLA DELLA FIANDINA IN CASTROVILLARI PER DUCATI 1200. LA GABELLA DAVA 120 DUCATI ANNUI DI RENDITA (NOTAR C. LUCECLARA, PRAT. I, P. 203) MILANO, 1936, P. 29. IL 26 GIUGNO 1561 IN CASTROVILLARI. IL MAGNIFICO CARLO GUGLIOTTA DI CASTROVILLARI, PROMETTE DI BENE AMMINISTRARE L’UFFICIO DI SOSTITUTO MASTRODATTI DEL R. FONDACO DELLA SOSTITUTO SETA IN CASTROVILLARI PER LA GABELLA IN GRANI 5 A LIBRA. EGLI ERA SOSTITUTO DI FRANCESCO LAMIS, SPAGNOLO, PROCURATORE DI GIOVANNI DE TORRE, MASTRODATTI GENERALE DELLA REGIA GABELLA DELLA SETA IN CALABRIA. (NOTAR LUIGI DONATO, PROT. 6, P. 4, DOC. INED.). IL CLERO DI S. GIULIANO POSSEDEVA MOLTE TERRE COLTIVATE A BAMBAGIA, COME RILEVATI DALLA PLATEA DEL 1616, COSÌ GLI ALTRI CLERI.  IL 24 NOV. 1567 IN CASTROVILLARI. MARCO ANTONIO SANSEVERINO, PERCETTORE DELLA R. GABELLA DELLA SETA, PER PARTE DEL M.CO ROBERTO DE MAGISTRO FIORENTIO, PROCURATORE GENERALE DEL M.CO VINCENZO MORELLO, REGIO GENERALE ARRENDATORE, PRESENTA IL RENDICONTO DELLA SUA GESTIONE DAL 30 LUGLIO 1564 AL 15 NOV. 1567. NELL’INTROITO RIPORTA: PER LIBRE 7256 E MEZZO DI SETA GABELLATA IN CASTROVILLARI DAL DÌ 28 AGOSTO 1564 A TUTTI LI 22 MARZO 1565, DUCATI 362,4,2. PER LIBRE 6016 DI SETA GABELLATA DAL DÌ 2 LUGLIO 1565 AL 13 MARZO 1566, DUCATI 304,1,10. PER LIBRE 9897 DI SETA E LIBRE 296 DI CUCULLO GABELLATE DAL DÌ 16 GIUGNO 1566 PER TUTTI LI VENTI DI GENNARO 1567, DUCATI 502,1,5. (NOTAR L. DONATO, PROT. 8, P. 134). IL 28 SETT. 1598 IN CASTROVILLARI. CAMILLO MUSITANO, REGIO PERCETTORE DELLA GABELLA DELLA SETA IN CASTROVILLARI, DICHIARA CHE DAL 1 GIUGNO 1598 AL 24 SETT. STESSO ANNO  AVEVA ESATTO DUCATI 1583 E TARI DUE PER SGABELLAZIONE DI LIBRE 2527 DI SETA, TRA LE QUALI ERANO INCLUSE LIBRE 58 DI CUCULLO ALLA RAGIONE DI GRANA 15 PER CADAUNA LIBRA DI SETA E GRANI 7 E MEZZO PER OGNI LIBRA DI CUCULLO. (NOTAR OTTAVIO DONATO, PROT. 2, P- 284).  UN EX VOTO NELLA SAGRESTIA DEL TEMPIO DI S. MARIA DEL CASTELLO DI CASTROVILLARI, DEI 1713, RICORDA UN MIRACOLO OPERATO DALLA MADONNA CHE SALVÒ DALLA FURIA DEL MARE ALCUNI MERCANTI CASTROVILLARESI CHE SI RECAVANO ALLA FIERA DI SALERNO. L’AVVENIMENTO MIRACOLOSO FU ILLUSTRATO ANCHE IN STAMPE POPOLARI.  IN CASTROVILLARI, SI LAVORAVA LA LANA, IN PARTICOLARE IL PANNO VERDE, LISTATO DI SOTTILISSIMI RIGHI NERI, USATO DALLE  PACCHIANE PER L’ABITO GIORNALIERO. BARRIO IN OP. CIT., P. 244, SCRIVE CHE IN CASTROVILLARI TEXUNTUR PANNI FRANDINEI NOBILES... VI ERANO DEL RESTO ANCHE TELAI PER LA LAVORAZIONE DELLA SETA. LA SETA ERA PERÒ IN GRAN PARTE ACQUISTATA ALLO STATO GREGGIO DA FIORENTINI, GENOVESI E NAPOLETANI. UN ARTIGIANATO ATTIVISSIMO SE SI TIEN CONTO DELLA PARTECIPAZIONE DEI CASTROVILLARESI ALLE FIERE PIÙ IMPORTANTI DEL TEMPO, LUOGO DI SCAMBIO E DI ESPORTAZIONE. LE GABELLE RELATIVE ERANO REDDITIZIE. L’UNIVERSITÀ DI CASTROVILLARI CERCÒ SEMPRE DI TRARNE VANTAGGI, ANCHE IN MOMENTI POLITICI PARTICOLARMENTE GRAVI. SULL’IMPIEGO DELLA BAMBAGIA NELLA FABBRICAZIONE DELLA CARTA VINCENZO GESUALDI, CHE SCRIVEVA NEL 1807 ELENCA ANCORA TRA LE PRINCIPALI INDUSTRIE DI CASTROVILLARI QUELLA DELLA BAMBACE DI CUI SI FA UN GRANDE INCETTO, E SE NE FABBRICANO DELLE TELE CHE QUASI GIRANO PER TUTTE LE FIERE DI QUESTO REGNO.. - V. GESUALDI, M. 5. CIT., CAP. IV. -  A. LOMBARDI, DISCORSO SULLE MANIFATTURE DELLA CALABRIA CITERIORE IN  DISCORSI ACCADEMICI ED ALTRI OPUSCOLI., COSENZA,  1886. - L. BIANCHINI, STORIA DELLE FINANZE DEL REGNO DI NAPOLI, NAPOLI ,1859, 1, P. 67. - D.  GRIMALDI, OSSERS’AZIONI ECONOMICHE SOPRA LA MANIFATTURA E COMMERCIO DELLE SETE DEL REGNO DI NAPOLI DC., NAPOLI, PORCELLI, 1880; G. IVER, LES COMMERCE ET LE MARCHANDS DANS L’ITALIE MÉRIDIONALE AU XIII  ET AU XIV SIEDE, PARIS, 1903, P. 7. - CAPITOLI, ORDINATIONI ET STATUTI DA OSSERVARSI DA QUELLE PERSONE CHE ESERCITANO LA NOBILISSIMA ARTE DELLA SETA IN CATANZARO CON INTROD. DI F. MARINCOLA S.  FLORO SULLA ORIGINE, PROGRESSO E DECADENZA DELL’ARTE DELLA SETA IN CATANZARO. ED. BRUZIA. CATANZARO,  G. CARANO DONVITO, PER UNA STORIA DEI TESSILI NELL’ANTICA ECONOMIA CALABRESE IN ARCHIVIO STORICO PER LA CALABRIA E LA LUCANIA, A. VIII, FASC. 1, PP. 73-82.